giovedì 29 aprile 2021

Eggless Milk bread



Vi siete mai trovate in quelle videoricette giappo/cinesi dove tutto e'bianco, candido e gli unici suoni udibili sono  quelli dei mestoli su una ciotola di vetro, il guscio di un uovo rotto oppure il suono croccante della lama di un coltello su una crosta di pane?
 Io e' da un po' che li seguo e nella mia identita'celebrale sono classificati sotto la voce Yogaculinario.
Guardate e'Zen puro per la vista e per l'udito.
Staresti le ore a guardare i giri vorticosi della  forchetta mentre sbatte il tuorlo di un uovo e lo trovi ipnotizzante e ti chiedi ma perche'quando io sbatto l'uovo ho leggerezza di un elefante  che si perde
 in un crampo al bicipite?
Mi son chiesta e va bene ma oltre allo yoga visivo  dovra' seguire anche quello gustativo, quindi sfogliando un po'ho preso in considerazione questa ricetta, un pan brioche senza uova, ho raddoppiato le dosi (non ho la boccuccia piccola delle giapponesine) e ho seguito passo passo la ricetta.
risultato? 
Spettacolare!

Un pan brioche dal gusto incredibile, fragrante con lássenza del retrogusto da lievito e'stato promosso a pane per la colazione, infatti la sua freschezza  e'rimasta intatta per ben una settimana, ovviamente avvolto in pellicola alimentare e riposto nel piano inferirore del frigorifero.
 Provatelo aggiungero'anche il link del video, vi avviso che delláutrice Hidamri vedrete solo le sue manine.






Ingredienti 
per uno stampo piccolo da Plumcake 20 cm X 10 cm.

( quello che usa lei)

Nella foto il mio stampo misura 30 cm x15cm.

220g di farina per pizza o pane
Ma anche una 00 semplice va bene

22 g di zucchero
4 g di sale
4g di lievito disidratato
155g di latte caldo
30g di burro

In una ciotola unite tutti gli ingredienti secchi, date una mescolata con una frusta e unite il latte caldo.
Sempre nella ciotola impastate il tutto e create con l'impasto una forma di panetto.
Su un piano spolverato con un po'di farina prendete il panetto e unite il burro cercate di chiudere il burro all'interno stesso del panetto e impastate.
All'inizio il burro rendera' un po'appiccicoso l'impasto, non vi preoccupate l'impasto tornera' ad essere morbido ma non appiciccoso dopo averlo lavorato per almeno 5 minuti buoni.

quando sara'pronto formate una palla e riponetelo nella ciotola, copritelo con della pellicola alimentare e fatelo lievitare per un'ora, insomma deve raddoppiare di volume.
Quando vedrete che sara'raddoppiato di volume, spolverate il piano di lavoro con un altro po di farina e poggiateci il panetto.

Schiacciatelo e dividetelo in due, se avete seguito questa dose, in quattro se avete raddoppiato la dose, piu o meno i pezzi ricavati dovranno avere lo stesso peso.
Prendete i lembi di ogni pezzo di impasto e portateli al centro create delle palline.
formate tutte le palline di impasto, copritele con della pellicola trasparente e fatele riposare per almeno 15/20 minuti.

Trascorsi 20 minuti, prendete ogni pallina schiacciatela e con il mattarello tiratela fino a formare un rettangolo di media misura.
Di ogni rettangolo ripiegate i lati  lunghi verso il centro e arrotolate dal lato piccolo su tutta la lunghezza, la forma e'quella di un fagottino.

Riponete i fagottini ottneuti nello stampo da plumcake precedentemente foderato di carta da forno e fate lievitare fino al raddoppio.
Accendete il forno a 180 gradi e infornate per 20 minuti.













sabato 13 febbraio 2021

Plumcake alle clementine e mirtilli

                          




nuove dal cielo di Arlington!

il cielo di Arlington e'famoso per le convergeze metereologiche, in sisntesi sopra casa esistono flussi di aria birichini che a secondo del mood canadese allegro andante o triste  che sia ,dipende il nostro meteo.
e'da due settimane che ci dicono che siamo in procinto di una tempesta di neve apocalittiche di quelle da  per le quali sei racchiusa nella coperta nell'angolino di casa, aspetti e niente, guardi il meteo e vedi che la convergenza ha operato in modo di diverso
benedizione o cosa?
Chi mi conosce sa che io non amo la neve.
cioe'non la amo nel quotidiano,l'unica volta che  sono rimasta davvero affascinata e malgrado ci fossero -15 e'stata la settimana bianca gentilmente offerta dal nostro testimone di nozze nel Idaho.
Be li il fascino della neve andava oltre i bordi di una cartolina postale di quelle  belle che trovi solo nelle immagine natalizie, terrazza su un panorama mozzafiato, dove il bianco in lontananza assumeva i colori azzurini come un un delicato acquerello.
Baita con jacuzzi in terrazza e prosecco, queste cose non si possono dimenticare, assolutamente no e li la neve non ti fa paura, perche' e'il mondo fatato che hai sempre immaginato.....

poi di un tratto vivi ad Arlington e ti raccontano delle convergenze celestiali...
mentre in radio passa la voce di Joao Gilberto Chega de Saudade



il plumcake e'il frangente di attesa tra  le convergenze, la Sora Martha anche qui e'stata di grande aiuto come sempre.
nella ricetta originale, in verita'sono menzionati solo i mandarini, ma avendo una vaschetta di mirtilli ancora in frigo mi son detta perche'non usarli? e ho fatto troppo bene, perche' e'davvero davvero buono e poi il taglio risulta simpatico con tutti i mirtilli che fanno pop-up sull'arancio.
il risultato e'un plumcake morbido e fragante .

                               

                             





Ingredienti

1 stick (113g) di burro non salato
2 cups di farina 00
10 clememtine
una vaschetta di mirtilli da 150g
3/4 di panna non dolce
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
1/4 di cucchiaino da te  di lievito per dolci
1/4 di cucchiaino da te di bicarbonato 
un pizzico di sale
1 e 1/4 cups di zucchero 
2 uova grandi.
e una bacca di vaniglia
(io ho usato la vaniglia in pasta)



come procedere:

riscaldate il forno a 180 C o 350 F
imburrate e infarinate uno stampo da plumcake di 22cm.
grattugiate la buccia di 4 clementine, dovrete ricavarne un cucchiaio colmo.
sbucciate 2 clementine e affettate gli spicchi lungo la membrana, liberate i segmenti dalla membrane e eliminate gli eventuali semi.
Spremere le 8 clementine anche quelle che avete grattugiato per ottenere 3/4 cup di succo.

 In una ciotola unisci 1/4  cup di succo di clementine con la panna e l'estratto di vaniglia.
in un'altra ciotola, invece, mescola insieme la farina, il lievito, il bicarbonato e il sale.

In una planetaria con il gancio k lavorate il burro con la buccia grattugiata delle clementine, lo zucchero e i semi della bacca della vaniglia, per almeno 4 minuti, fino a quando il burro non sara' ben  morbido.
Riducete la velocita' e aggiungete le uova una alla volta, assicuratevi di far incorporarle bene, aggiungete, la farina, in tre volte alternata con la parte liquida ottenuto con la panna e il succo di clementine, in seguito unite i segmenti delle clementine nell'impasto.

in una ciotola unite un cucchiaio di farina e i mirtilli, infarinateli per bene e poi inutili all'impasto appena ottenuto, e con una spatola mescolateli in modo delicato senza romperli.

Versa l'impasto nello stampo da Plumcake e infornate a forno gia' caldo per 55 o 65 minuti.
nel frattempo prendete un pentolino di media capienza e versateci dentro il succo rimanente delle clementine e 1/4 cup di zucchero e portate a bollore.
fatelo sobbolire per almeno 3 minuti, mettete da parte.

sfornate il vostro plumcake e fatelo raffredare su una gretella, quando sara' freddo inumiditelo con lo sciroppo ottenuto.
 
vi suggerisco di accompagnare questo delizioso plumcake con un buonissimo te nero aromatizzato alla vaniglia.

e poi ...e poi se vi e'piaciuto lasciate un commento.










lunedì 8 febbraio 2021

Chiffon cake senza buco!



con il buco o senza buco?

                                         non tutte le chiffon devo avere il buco giusto?

Ecco il quesito posto sul gruppo delle Ambasciatrici di cui faccio parte.
Ovviamente i pareri sono stati tanti e diversi, la paura della cottura incompleta e' stata la risposta piu cliccata con tanti pollici in su!
ma io  sono come san Tommaso se non vedo non credo, e poi perche' senza buco non si dovrebbe cuocere mi chiedevo!

In relata'questa curiosita'e'sorta perche' quando mi commissionano le torte la richiesta per me e'diventata sul monotono andante e cioe: vanilla cake, lemon cake ma sempre cake con una quantita' di burro enorme per non parlare dello zucchero che piano piano apportando modifiche alle ricette sono riuscita a calare.
si saranno perfette nella costruzione di una naked cake o di una drip cake, ma sempre cake di un certo peso sono.
In realta'la mia curiosita'e sopratutto il mio desiderio era dare quel senso di leggerezza anche al taglio, quell'effetto nuvola che si scioglie al palato e sopratutto dare risalto alla farcitura, che sia una crema la limone o al cioccolato, e poi sono cosi profumate.
Certo cé da sistemare il lato crumble, la caramelizzazione dei bordi non e'perfetta come una vanilla cake, ma ci si puo lavorare.


Stay Tuned 
 piano piano ci arrivero"
 





intanto vi lascio la ricetta della classica chiffon cake, alla fine del post vi spieghero' come ho fatto a capolvolgerla senza spatasciarla sul piano di granito.

ingredienti

300g di zucchero semolato

290g di farina 00

200g di acqua

 120g olio di semi

6 uova grandi a t.a.

1 cucchiaino di estratto alla vaniglia

scorza di  un limone 

1 bustina di lievito per dolci

8g di cremor tartaro

2 g di sale fino


come procedere

Accendete il forno  e portatelo a 160 gradi.

In una ciotola abbastanza grande, setacciate la farina con il lievito per dolci, aggiungete lo zucchero e il sale, mescolate il tutto con una frusta.

In un'altra ciotola sempre della stessa grandezza della prima, separate i tuorli dagli albumi, mantenete gli albumi da parte perche' vi serviranno in seguito, aggiungete alle uova la scorza del limone grattugiata, l'acqua sempre a temperatura ambiente e l'olio di semi , infine aggiungete léstratto di vaniglia( io ho usato una punta di cucchiaino di pasta di vaniglia).
Prendete una frusta e iniziate ad amalgamare per bene tutti gli ingredienti, fatto questo, incorporate il tutto agli ingredienti secchi.
Mescolate energicamente al fine di ridurre al massimo i grumi, l'impasto dovra' presentarsi liscio e cremoso, mettete da parte.
Prendete adesso, la ciotola con gli albumi e con un frullatore o in una planetaria montate i vostri albumi a neve, quando saranno belli gonfi e spumosi aggiungete il cremor tartaro e continuate a lavorarli per un altro minuto.
Una volta che gli albumi saranno pronti incorporateli all'impasto delle uova un po' per volta e aiutandovi con una spatola mescolate dall'alto verso il basso senza far smontare il composto.
Versate l'impasto nello stampo.

Di solito siamo soliti a vedere la chiffon cake a forma di ciambella, quello che volevo provare io invece, era se potesse essere cotta in uno stampo da torta, ovviamente una tortiera a fondo removibile.
e cosi ho fatto.
Come tutti gli stampi per la cottura delle chiffon non hanno la necessita'di essere ne imburrati ne spolverati di farina, quindi ho fatto cosi anche con lo stampo per torta, ho solo aggiunto un foglio di carta da forno nella parte removibile della tortiera, ma solo perche' temevo che l'impasto potesse fuoriuscire dalla teglia, voi potete anche non metterlo( la mia tortiera e' un po vecchiotta).
Infornate la chiffon nel ripiano piu basso del forno, il mio forno e'statico e fatela cuocere per 1 ora, io ho dovuta farla rimanere 1ora e 15 minuti, ripeto ogni forno ha i suoi tempi e ogni forno e'diverso da un altro.

sfornate.

se avessi usato il classico stampo per la chiffon cake il raffreddamento a testa in giu' non avrebbe avuto problemi in quanto ogni stampo e'munito di piedini proprio per reggere il dolce, nel mio caso ho dovuto attrezzarmi con delle tazzine da caffe'che a dir la verita'hanno funzionato benissimo.
Fatela raffreddare completamente, ci vorra' all'incirca un'ora e poi con molta attenzione staccate il piano removibile della teglia.

ricapovolgete la torta su un'alzatina e spolverate o con dello zucchero a velo o con del cioccolato fuso e con della salsa all'arancia.




























 

venerdì 5 febbraio 2021

Profiterole con crema al cacao e rum


Quando hai 5 uova e un po'di cioccolato Venchi conservato nella latta oltre a sniffarlo con il rischio che ti abbronzi che ci fai?

Sono in quarantena ufficiale, eh si qui negli States appena si rientra dall'Europa bisogna chiudersi in casa e stare dentro, non e'che ci sia altro da fare visto la pioggia incessante, almeno che non si e'amanti della botanica e collezionare muschi, davvero cosa si puo'fare? si sta a casa, a casa si sta cosi bene!

          di cosa parlavo ahhh si del cioccolato Venchi !

 Quindiiiii girando per casa con i tre pelosi a seguito in fila per uno  elemosinando croccantini, come gli ultimi degli affamati,  e visto che la dieta e'sempre un pezzo di carta ruvido su cui passarci la mano non scuote minimamente la mia coscienza, mi son detta a be' due bigne' ci stanno proprio bene, ricetta semplice ed efficace mentre la crema, la crema la facciamo light....la famosa mano sulla coscenza, light ma con il cioccolato piu buono che cé' e il rum giamaicano che allo sniffamento ti crescono le trecce rasta in un baleno.

se anche voi siete prese dalla smania del cosa faccio oggi...andate con i bigne'..facili veloci e vi sembrera'di essere in pasticceria.


la ricetta prevede 12 /13 bigne' di media misura, se volete potete farli ancora piu piccoli aiutandovi con un beccuccio piu piccolo.


ingredienti per l'impasto 

150 ml di acqua

100g di burro 

150g di farina 00

un pizzico di sale

5 uova medie


procedimento

accendete il forno a 180 gradi

prendete una pentola di media grandezza e versateci l'acqua, il burro e il pizzico di sale.

in un'altra ciotola pesate la farina e mettetela da parte.

Portate la pentola a fuoco medio.

Quando il burro si sara'sciolto completamente e inizia a bollire, versate nella pentola tutta la farina in una volta, prendete un mestolo di legno e cominciate a mescolare.

L'impasto come vedrete diventera' bello, denso.

Continuate a mescolare con energia fino a che tutta la farina non si sara'completamente amalgamata e comincera'a staccarsi dalle pareti della pentola formando una palla.

a questo punto spegnete il fuoco e spostate la pentola dal fornello e fate riposare l'impasto per un paio di minuti.

con il mestolo allargate l'impasto creando uno spazio al centro e iniziate ad aggiungere le uova una alla volta mescolando sempre con energia fino al completo assorbimento.

si otterra'cosi facendo un impasto cremoso e denso, per capire se l'impasto e'della giusta consistenza posizionate il mestolo  al centro dell'impasto, se rimarra'in piedi vorra' dire che e'pronto.

munitevi della sac a poche oppure se non l'avete anche di due cucchiai e su una teglia foderata di carta forno cominciate a distribuire l'impasto in piccole noci.

infornate a 180 gradi per 35 minuti ( io ho solo la funzione statica), quando il tempo di cottura sara'terminato e i vostri bigne'avranno una bellissima doratura in superficie, spegnete il forno e inserite un mestolo nello sportello per almeno 20 minuti.




per la crema al cacao

400 g di acqua

100 g di latte intero

120 g di zucchero

40g di polvere di cacao amaro

90g di farina

1 cucchiaio di rum



procedimento

Versate tutti gli ingredienti, tranne il rum, in un pentola di media capienza.

con una frusta mescolate per bene tutti gli ingredienti e mettete sul fuoco e mescolate sempre fino a quando non si addensa per bene.

spostate la pentola dal fornello e aggiungete il rum, ridate una mescolata e rimettete la pentola sul fuoco per un minuto.

spegnete il fuoco e fate raffreddare.


per la salsa al cioccolato


200g di acqua

450g di cioccolato fondente tritato

80g di panna fresca

150g di zucchero

1 pizzico di sale



procedimento

sempre nella famosa pentola, versate l'acqua e lo zucchero, appena arrivera'a bollore unite la panna, lasciate bollire e unite meta'del cioccolato tritato, mescolate con una frusta e fate sciogliere il cioccolato, quando sara'completamente sciolto unite l'ultima meta'.

quando sara'sciolto portate ad ebollizione di nuovo , spegnete e aggiungete il pizzico di sale.

fate intiepidire e quando sara'pronto versatelo sui bigne'.




mercoledì 27 gennaio 2021

Bocconcini di pane al burro







A quanto pare ogni gennaio di un nuovo anno ho un post da pubblicare, lo prendo sempre come i buoni propositi che si fissano allo scadere della mezzanotte dell'anno vecchio  i quali sono: comincero' la dieta( seeeeee ma quando....) che e'quello piu gettonato, a seguire andro' in palestra ( vedere alla voce Dieta) devo fare spazio nell'armadio...lo guardi e pensi e vabbe' ma posso mai buttare vestiti nuovi che compri nei momenti di asfissiamento totale per guadagnarti  quel milligrammo di endomorfina che va in circolo nel tuo corpo nel momento stesso in cui il gesto piu semplice del mondo, quello di far scorrere la carta di credito liscia liscia, ti gratifica? NO
dopo questo bellissimo elenco da me mai preso in cosiderazione perche' mi voglio bene,io a gennaio  comincio con una ricetta BUONA, ma buona per davvero, sono i panini delle feste, quelli che mia madre ordinava per i nostri compleanni che farciva con il salame milanese, il salame napoletano e il prosciutto cotto e poi disponeva in bella vista a piramide sulla tavola decorata con la tovaglia buona ricamata.
Sara' che sono appena rientrata dall' Italia e la nostalgia mi sie attaccata come una cozza, ma questi panini mi hanno riportato nella mia quieta infanzia. e vi racconto il perche'.
 Sono i panini che si acquistavano al forno di Pompeo, un forno antichissimo, forse il piu antico di Formia, appena attraversavi la porta ad arco in pietra nera entravi in una dimensione surreale, lil calore dei forni ti investiva il viso in modo tale da diventare subito rossa, l'aria era offuscata dal pallore delle polveri della farina che per ore ed ore era stata lavorata, era piacevole,   il profumo di pane e di lievito impregnate in quelle mura  di pietra ti facevano sentire nel buono, tutto aveva un sapore cosi buono.

ringrazio la signora Paoletta di Anice e cannella per aver aperto i cassetti della memoria della mia infanzia con il profumo di questi panini.



Ingredienti

200g di manitoba

300g di farina 00

45g di burro

300ml di latte

55g di zucchero

8 g di sale

1 cucchiaino di miele

7,5 g di lievito oppure 3 g di lievito disidratato






 
                    Procedimento:
Alla sera:
Setacciare insieme le due farine. Prenderne poi 75 gr e mescolarla con 150 gr di latte appena tiepido dove si saranno fatti precedentemente sciogliere 4 gr. di lievito e 1 cucchiaino di miele. 
Coprire bene con pellicola o usare un piccolo contenitore ermetico e mettere in frigo a circa 5° fino al mattino successivo.
 
Al mattino:
Intiepidire appena il restante latte (150 ml) e sciogliervi dentro lo zucchero, lasciare che sia tiepido (mai caldo) e aggiungervi il resto del lievito, 3,5 gr.
Versare il poolish preparato alla sera nella planetaria, o se si lavora l’impasto a mano, in una grossa ciotola. 
Aggiungere pian, piano la farina, il latte col lievito e lo zucchero e impastare bene circa 10 minuti. Aggiungere poi il sale e per ultimo il burro morbido. Lavorare ancora 10 minuti fino a che l’impasto è liscio ed elastico.
 
Porre a lievitare ben coperto in forno spento, lampadina accesa, per circa 2 ore. Quando l’impasto è raddoppiato, porzionarlo in palline da 35 gr l’una. Poi formare i bocconcini.
Per ottenere una pallina “quasi” perfetta, schiacciare poco, poco il pezzetto di impasto e tirare i lembi laterali verso il centro. Chiudere il lembi sotto, pizzicando bene e dare poi un’arrotolata col palmo della mano sulla spianatoia cercando di perfezionare la pallina. E’ più facile a dirsi che a farsi.
 
Mettere i bocconcini ben disposti sulla placca del forno (una sola non basta, ma non chiedetemi quanti vengono perchè non me lo ricordo… forse circa 38?… ) e coperta da carta forno e pennellarli con poco latte.
Coprirli con pellicola e far lievitare circa 2 ore, o 2 ore e 1/2 a 20°. Se si mettono nel forno spento, lampadina accesa, o in estate, insomma a circa 28°, il tempo sarà ovviamente minore. 
 
Pennellarli ancora con poco latte e infornarli a 170° e toglierli non appena saranno coloriti. Non farli diventare scuri. 
Non appena tiepidi, metterli in un sacchetto per alimenti, la crosta diventerà come una pelle sottile e si manterranno morbidissimi anche il giorno dopo.
 










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