mercoledì 25 febbraio 2015

an apple, halzenut and oat cake...torta di mele, nocciole e avena


Torta di mele, nocciole e avena
an apple, halzenut and oat cake


potevo mai mancare all'appuntamento più' piu'del mese....

come ho scoperto Recake? per puro caso... in un giorno di ottobre... girovagando per il web ....prima 

o poi incontri sempre con i tuoi simili... quel giorno trovai il RE- Cake un contest spettacolare ideato

 dalle foodblogger Giulia, Sara, SilviaClaudia, Ileana e Carla.. piu'che foodbloggers le chiamerei 

 foodlovers ....ogni mese una ricetta diversa, un esperienza diversa, la curiosita'di preparare dolci 

completamente sconosciuti diciamolo riempie l'animo...ti trasformi in un mega sorriso.... 

La torta di mele nocciole e avena e'la torta "hommy"  sa di casa...rustica ma gustosa..ho seguito la 

ricetta con tutti i loro ingredienti, di solito non amo stravolgere le ricette...magari aggiungo qualcosa 

o tolgo qualche grammo ..ma di solito rimango fedele agli ingredienti.





ingredienti;

105gr di farina di riso
50 gr di farina di nocciola
60 gr di farina dávena
1 cucchiaio di cremo tartaro / una bustina di lievito per dolci e'anche un ottimo sostituto
1/2 cucchiaino di bicarbonato....ma se si usa il lievito in bustina non usatelo
1 cucchiaio di cannella( a me piace e ne ho messo un podi più')
1/4 di cucchiaio di zenzero
1/2 cucchiaino di sale 
3 uova ( io ho usato le grandi)
150g di zucchero di canna
125ml di latticello
125 ml di olio di oliva
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
3 mele di misura media
50 g di nocciole tritate
50 g di mandorle tritate

per il latticcello:

250 ml di latte intero
62g di yogurt bianco
1 cucchiaio di succo di limone

unite lo yogurt al latte mescolate bene e fatelo amalgamare unite il cucchiaio di succo di limone e lasciate riposare per circa mezz'ora.


per la farina di castagne homemade:

visto che e'facilmente deteriorabile e'preferibile farla al momento.
trasferite le nocciole in un mixer o in un robot da cucina e azionatelo alla massima potenza ma a piccoli scatti... questo fa si che il trito di nocciole non si surriscaldi trasformandosi in un composto cremoso..continuate sempre ad intermittenza fino a ridurre le nocciole in farina.

preriscaldate il forno a 180 gradi.
imburrate e infarinate lo stampo da plumcake o la semplice forma da torta


 in una ciotola amalgamate tutti gli ingredienti secchi quindi la farina di riso,la farina di nocciole, la farina di avena, la cruscadi avena il cremor tartaro, bicarbonato, cannella, zenzero e sale.
amalgamte il tutto.

in una altra ciotola lavorare le uova con lo zucchero di canna, aggiungete il latticello, l'olio di oliva e l'estratto di vaniglia.

amalgamate gli ingredienti secchi con quelli umidi, mescolare per bene. versate l'impasto nella tortiera o nello stampo da plumcake...
per non far affondare le mele nell'impasto passatele prima nella farina...
adagiatele sull'impasto insieme alla granella di nocciole e avena
con uno spaghetto o con un stuzzicadente accertatevi che sia cotta...se lo spaghetto uscirà asciutto vorrà dire che e' sara'rponta per essere sfornata.

con questa ricetta partecipo al Re- cake 2.0 di febbraio...






Bacio...baciai...bacero'al Bayles

Bacio...baciai...bacero'...
al Bayles



"la frase e'stata presa da una delle canzoni piu'belle di Mengoni"



 non cé niente che mi faccia sorridere  di piu'del ricordo legato ad un bacio o alle confezione di baci ricevute ne potrei raccontare diversi ma c' é ne uno in particolare che ho voglia di raccontare.
lui si chiamava Matteo,  era il mio fidanzato della "gioventù" avevo 18 anni quando l'incontrai, quando capii' che era tutt'altro avevo gia'compiuto 27anni....pensa che furba!
lui lavorava a Milano;  lunghe telefonate erano all'ordine del giorno, interurbane con "mi pensi ...ma quanto mi pensi.... e mi ami ma quanto mi ami??" all'epoca non ci potevamo permettere ancora il cellulare...i soldi che guadagnava erano per i viaggi e per i regali a sorpresa che mi spediva tra cui confezioni di baci perugina infinite.. le avevo tutte  i tubi, il cuore, quella di latta (la mia preferita), quella di cartone...insomma tutte quelle che andavano dai multipli di due in su!
Matteo era molto romantico....  o meglio gli piaceva vestirsi da romantico; suonava la chitarra in una band, amava i Beatles, gli Stati Uniti, aveva una sorriso coinvolgente...era brillante, simpatico... era  tutto quello che vedevano i miei occhi di fanciulla innamorata/deficente. 
Matteo adorava regalare baci perugina, ahimè'... ed era cosi' adorabile...
Matteo, peccato, pero'che fosse... anche un po' Stronzo...di baci ne dispensava parecchi... e non solo al cioccolato; tanto che in un bel pomeriggio d'estate, immersa nei libri di anatomia artistica, preoccupata degli esami che avrei dovuto dare a giorni.. mi chiamo' una mia "amica"... dicendomi, anzi no , avvisandomi, con tanto di enfasi che il  LUI era in spiaggia e non solo....lui doveva essere da tutt'altra parte e non in spiaggia, cosi'mi disse al telofono.
credendo poco a quello che mi stava dicendo...decisi di andare sul luogo del misfatto con la speranza che non fosse lui...il cuore mi si sarebbe spezzato
...be' ricordo che uscii dalla mia camera, indossavo dei pantaloncini( all'epoca potevo,
avevo due fusi per gambe) e una maglietta bianca a  righe nere di quelle che d'estate le potresti usare anche per spolverare....e ai piedi i mitici zoccoli di legno del dott. Sholl; quelli che facevano male ma sul serio! li vedevi sempre in mano alle signore al mare che con fare minaccioso chiamavano i figli per farli uscire dall'acqua...
 ma ritorniamo al fedifrago ; ricordo che pedalai come una pazza per 12 km la spiaggia era davvero lontana, nel frattempo mi creai in un testa tutto un discorso mio... ma la speranza di non trovarlo in una situazione compromettente era davvero tanta..
raggiunsi la baia, scesi la collina sempre in bici e vidi il suo motorino, il famoso Ciao, parcheggiato li sulla staccionata di legno bianca...
buttai la bicicletta sulla sabbia e mi tolsi gli zoccoli per camminare meglio sulla sabbia...la spiaggia era quella libera pienissima di persone tanto da dover scavalcare le persone....lui era li sul battiasciuga lo riconobbi dalle spalle, tranquillo che rideva e abbracciava la ragazza  che gli sedeva in pratica sulle gambe, aveva  dei capelli scuri e lunghissimi...
be' il braccio rispose immediatamente a quello che la mente detto'in quel momento presi tanto bene la rincorsa che mai come quella volta centrai il bersaglio.. eeee".BANGG.."lo zoccolo dot..Sholls arrivo' dritto dritto tra capo e collo al fedifrago.
si giro'mi vide e non fece in tempo a raggiungermi che io scappai con la mia bici...non sentii'neanche tutti i sguardi increduli delle persone che erano li..avevo fatto quello che doveva essere fatto...contanto di cuore colmo di soddisfazione me ne ritornai a casa. 
la cosa buffa e'che la sera venne sotto il portone di casa con la striscia rossa lasciata dallo zoccolo sul collo e un bacio perugina....
quel portone non si apri' per un bel po'e non mangiai piu'baci perugina....


avevo 22 anni...e lo rifarei di nuovo!



passiamo ai miei baci un po' alcolici ma non troppo... la nota della famosa crema di caffettano il cioccolato e'come un unione perfetta...non ti puoi sbagliare e'garanzia!

ingredienti:

70ml di panna fresca

3 cucchiai di bayles

120 g di di granella di nocciole

240g di cioccolato fondente

500g di cioccolato Hershey extrafondente

2o nocciole intere.

due cucchiaini di  estratto alla vaniglia




                                                   


tritate finemente il cioccolato
in un pentolino fate scaldare la panna con i due cucchiai di estratto di vaniglia, toglietela dal fuoco appena comincia a vedersi il bollore.
Versate velocemente la panna nel cioccolato tritato  con i tre cucchiai di Bayles mescolate fino a che tutto il cioccolato sia completamente sciolto.
unite la granella di nocciole e mescolate per incorporarla per bene...io ne ho messa pochissima e ho sbagliato ahime''!
il composto/ganache dovra'risultare non liquida ma ferma.
mettetela a riposare in un posto fresco.

su un foglio di carta da forno create delle palline ...Annarita ha usato la sac a poche ma io che sono poco fine ho usato direttamente le mani...create delle palline di media grandezza, poggiate le nocciole intere sulla loro sommità  e  schiacciate leggermente per fa s che si fissino alla ganache ,riponetele nel frigo  giusto per dargli la giusta consistenza.










e a questo punto arriva la parte fondamentale: temperare il cioccolato e purtroppo non ho fatto nessuna foto...in questo caso vi consiglio di far visita al blog di Annarita.


io ho ho seguito il metodo al microonde:

ho tritato finemente il cioccolato extrafondente e riposto in una ciotola, cercate sempre si accertarvi se la ciotola sia adatta al microonde.
iniziate a far sciogliere il cioccolato, cercando di mantenere il microonde ad una potenza molto bassa, io ogni 10 secondi aprivo lo sportello e mescolavo accuratamente questo l'ho fatto per almeno 5 volte fino a che il cioccolato risultava completamente sciolto, con una termometro( io ho quello dell'Ikea costato 6, 99 mi son trovata benissimo) assicuratevi che la temperatura del cioccolato arrivi ad una temperatura di 31/32 gradi questa temperatura far si che i cristalli del cioccolato non si sciolgano completamente.

quando il cioccolato sara'pronto, prendete i baci riposti precedentemente nel frigorifero, con una forchettina io ho usato quelle per dessert immergete i baci nel cioccolato fuso e riponeteli su una gretella e lasciateli asciugare per un paio di minuti...
con il restante cioccolato mi son divertita come una matta ...ho steso della carta da forno e con la frusta immersa nel cioccolato ho creato dei disegni pazzi che solidificando possono benissimo essere usati come decorazioni per torte....GRAZIE ANNARITA!















con questa ricetta partecipo alla sfida dell MTc n.45



giovedì 12 febbraio 2015

le chiacchiere ubriache

Le chiacchiere ubriache di mamma




le chiacchiere sono per me il dolce che mette il sorriso...e non perche'sono di tradizione del periodo di carnevale  ma perche'mi riportano nella cucina di casa della mia Casa..una cucina enorme rivestita co  delle grandi mattonelle, decorate con degli enormi girasoli arancioni !
ricordo la preparazione ,l'agenda di  mamma con la copertina di pelle verde scuro e le pagine dal profilo color oro ingiallite; le sfoglie tirate a mano lunghissime come tante sciarpe e  la mitica rotella con i denti consumati  tanto che ogni tanto si imballava per quante volte la rotella passava su e giu'... fiocchi, nodi..ogni forma era consentita ogni forma prendeva vita nel momento in cui veniva immersa nell olio bollente...ricordo le finestre aperte per far uscire l'odore del fritto che invadeva tutta la casa e me piaceva, niente mi rendeva piu'felice...perche'si percepiva aria di festa, la ciotola dello zucchero a velo appena fatto al macinino  e le mani completamente bianche ...i cuoricini disegnati con le dita nello zucchero caduto sul tavolo...e le sgridate per le chiacchiere mancanti, rubate e portate fuori al balcone per mangiarle in fretta e furia sperando che mamma non ne se accorgesse...ma lo zucchero sulla maglia mi tradiva sempre!
e poi...quando tutto era finito si puliva, si spolverava lo zucchero rimasto sul tavolo e sulla maglia e in batter di ciglio le chiacchiere sparivano nel soggiorno messo sotto chiave fino al giorno dopo per la festa di classe...odiavo la festa di classe! 
quando i miei compagni si avventavano sul vassoio ero sempre arrabbiata....e a casa il vassoio ritornava sempre vuoto!
 e oggi a distanza di 30 anni  ogni volta che si preparano cé sempre lo stesso rimprovero... e la tentazione di rubarle di nascosto ormai fa parte del rituale!
ma perche'ubriache?  ubriache per la quantita'di limoncello che mia mamma  usa per aromatizzarle...
rigorosamente homemade!
con questa ricetta partecipo al contest di Enrica Coccola time ed Elisa, di fior di cappero:


                                 




Ingredienti:

500g di farina 00

4 uova
50 g di burro a temperatura ambiente
50g di zucchero
1 bicchierino di limoncello
1 bustina di lievito per dolci.
lo zest di un limone lavato e asciugato
2 litri di olio di arachidi
una pentola dai bordi alti.

se siete muniti di una palnetaria, vi risparmierete la fatica dell'impasto.
la preparazione e'molto semplice:
nella ciotola della planetaria unite la farina, lo zucchero e le 4 uova, aggiungete lo zest di limone
con la frusta K lavorate fino a che l'impasto non risulti omogeneo,
incorporate il burro e continuate a lavorare per bene.
alla fine versate nell'impasto il bicchierino di limoncello
continuate a lavorare fino a che tutto l'imposto risulti liscio ed omogeneo.



in una pentola dai bordi alti versate 2 litri di olio di arachidi e fatelo riscaldare per bene.
il metodo casalingo per testare la temperatura dell'olio e quello di immergere un pezzettino di pasta se questa risale immediatamente a galla vuol dire che l'olio e'pronto per essere usato.

mentre l'olio raggiunge la temperatura, si stende la l'impasto in strisce mediamente sottili, potete usare anche la nonna papera




riponetele su fogli di carta da forno spolverate di farina e con la rotella ritagliate dei rettangoli larghi 5 cm, da qui potete creare tutte le forme che volete, fiocchi, nodini, alla fantasia non c'e'limite..
immergetele nell 'olio nel momento che risalgono a galla non giratele spesso cercate di colorare prima un lato e poi láltro scolatele e riponetele ad asciugare su carta assorbente.
adesso viene la parte piu'bella




spolverate con tanto zucchero a velo ma tanto tanto...

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