lunedì 25 gennaio 2016

Challah

Challah



credetemi non pensavo fosse così buona!








a Gennaio e'ricominciato a vivere il mio blog e come ogni mese eccoci con láppuntamento del Re-cake, che ci propone la challah, il pane della tradizione ebraica un pane altamente simbolico.
sono andata in giro per web cercando di conoscerne l' origine.
e'un pane che si prepara in occasione della festa dello Shabbat e la sua forma puo'essere diversa.
come dicevo ne esistono di varie forme quella piu'ricorrente e'quella a forma di treccia che a secondo dei  numeri del numero degli intrecci cambia il suo significato...
vi consiglio, davvero, di leggere  il post scritto da Roberta Cornali del blog: "La valigia sul letto", qui cé una chiara spiegazione sulla storia della Challah apostrofando quella che dovrebbe essere la sua esecuzione.


 parlando della mia challah, e'stata leggermente modificata,ho aggiunto dello zest di arancia e del succo solo per dargli quella nota agrumata che in terra sicula e'davvero difficile ignorare...



ecco a voi la ricetta.

per una challah di 24 cm di diametro.


ingredienti

500 g di farina
10g di sale Kosher
25 g di zucchero semolato
9g di lievito disidratato
1 uovo grande
40 ml di olio vegetale
60ml di acqua tiepida, la quantità' e'variabile 
2 cucchiai di miele  


Setacciare la farina nella ciotola, aggiungere il sale e mescolare bene.
Aggiungere il lievito e mescolare fino a quando sarà' completamente incorporato.

Aggiungete lo zucchero, l'uovo, l'olio e il miele e impastate a mano
Aggiungete gradualmente l'acqua fino a quando l'impasto non risulta morbido, ungete con un po'di olio la ciotola in cui andrete a riporre l'impasto che avrete sistemato a modi palla, coprite con della pellicola trasparente e lasciate lievitare fino al raddoppio, circa un'ora e mezza.

Rivestite una teglia da ciambellone con della carta da forno.
dividete l'impasto in due parti uguali e stendete ogni parte fino a quando non si raggiunge uno spessore di mezzo cm.

come fare le rose:


con un coppa pasta di diametro di 12 cm ritagliare dei cerchi, metteteli in fila, uno sopra láltro affinche'ogni cerchio si sovrapponga a quello sotto di esso, a partire dal rotolare delicatamente sulla superficie di lavoro.

Ottenuto il cilindretto tagliatelo a meta', posizionate ogni pezzo con il lato piatto verso il basso nella teglia, lasciando circa 2 o 3 cm tra di loro.

Coprite e lasciate lievitare per 30 o 40 minuti.
raddoppiate di volume infornatele a 180 gradi per 25 minuti.


potete spennellarla con dell'uovo nel momento in cui la state infornando oppure a pena sfornata glassatela con un composto fatto con il miele e acqua bollente.

lasciatela raffreddare su una gratella.



con questa ricetta partecipo al Re-Cake 2.0 di gennaio







mercoledì 20 gennaio 2016

Madeleins

Madeleins






ohhhh e fa freddo finalmente dopo aver passato il Natale con magliette e infradito finalmente indosso il mio amato cappotto..
ma volete mettere il pomeriggio d'inverno con una bella tazza di te fumante sul proprio divano, copertina inclusa, e con il piattino sul bracciolo del divano riposto in perfetto equilibrio dopo aver   trovato  il '"perfetto'" baricentro che non dovra'smuover il piattino nel momento in cui si solleva la tazza del te....volete mettere??
e fuori grigio grigio e tu che risplendi della luce calda della lampada che ovviamente hai fatto accendere da tuo marito..perche'non sia mai muoversi...o fare un piccolo spostamento..
e a farti compagnia le madeleins...buone morbide con quell'aroma di arancia...e ti rendi conto che sei colpevole di un declassamento abominevole di questo  dolcetto  così elegante e raffinato..
si perche'loro cosi elegantemente descritte in un passo del libro di Proust: "dalla parte di Swan,"circondate dagli splendore dei servizi di te, teiere e porcellane luminose si ritrovano su un piattino che tutto e'tranne uhhhh ahhhh wowwww...insomma si avete capito....
sarà'.. o con argento o con porcellane popolane il loro gusto e la loro forma renderebbero elegante anche una pietra...




ingredienti

(ricetta di Luca Montersino)

le dosi sono state dimezzate
60 pezzi erano troppi

100g di uova intere
15 g di tuorli
70g di zucchero semolato
65g di farina 00
2 g di lievito chimico
75g di di burro non salato
un pizzico di sale
i semi di una stecca di vaniglia




prima di tutto e'importante avere tutti gli ingredienti a temperatura ambiente.

sciogliete il burro a bagnomaria o in microonde e tenetelo fuori ad intiepidire.

nella planetaria montate le uova, i tuorli, lo zucchero semolato la vaniglia e il pizzico di sale.
unite il lievito alla farina e unitela al composto delle uova con un setaccio
unite il burro fuso e intiepidito al tutto il composto.

Imburrate e infarinate gli appositi stampi, riempite una sa a poche con il composto ottenuto e riempite gli stampini.
Lasciateli riposare in frigo per due ore.

passate queste accendete il forno a 200 e infornate.
non appena i dolcetti cominciano a gonfiarsi ai bordi spegnate il forno e aspettate che si alzi la tipica gobbetta nella parte centrale, riaccendete il forno a 180 gradi e continuate a cuocere per altri 5 minuti.
Sfornare le madeleins e'davvero molto semplice basta solo capovolgere lo stampo su una gretella.
Fateli raffreddare e gustate con una buona tazza di te o anche con un bel cappuccino...a voi la scelta.









lunedì 18 gennaio 2016

zuppa di cavolfiore e finocchi con pere in brodo di anatra

Zuppa di cavolofiore e finocchi
 con pere 
in brodo di anatra.

lo dico...dopo i bagordi natalizi, la zuppa mi mette tristezza!

ma ci sta ...fa freddo!





...e qui ci sono 0 gradi aiuto!


di zuppe non ne so granche' tranne quelle classiche tipo il minestrone che ho sempre evitato di preparare, buone per chi le ama , perché  dopo aver passato un infanzia con lóssessione del cucchiaio colmo di verdure bollite tenuto li fermo davanti a me finche' non aprissi la bocca, da li il sentimento dell'odio e'stato fulminante..per non parlare dei ceci e dei piselli...
detto in un blog di cucina non e'carino lo so...ma sono io, la colpa datela alle suore! 

ma se sfida di zuppa e' stata lanciata...sfida di zuppa va accolta e ringrazio Vittoria Traversa del blog la cucina piccolina( Vittoria sto sorridendo tranquilla) per averla proposta con tanto di linee guida ormai indispensabili di Dani Pensacuoca con le sue infografiche!

guardate qui!



tutto qui direte? si non ho tanto da scrivere se ci fossero stati dei broccoli allora si che ci sarebbe stato da ridere anzi da scompisciarsi dalle risate e chi sa..perche'sa ....sa di cosa sto parlando....!


l'idea di questa zuppa e'nata combinando le tante ricette trovate sui magazine americani del periodo di natale, leggendo gli ingredienti, certo, non si pensa alla classica zuppa dai sapori forti, la mia con la sua nota dolce data dalla pera combinata con un buonissimo brodo di anatra, ha bilanciato un po'il tutto.

ingredienti
50g di burro non salato
2 porri medi
1 finocchio grande
1litro e mezzo di brodo di anatra
1 cavolfiore di media grandezza
2 pere abate 
1 cucchiaio di panna da utilizzare solo per decorazione se volete
1 cucchiaio di succo di limone
5/6 mandorle tritate per decorazione
sale 
pepe



prima di cominciare lavate per bene tutte le verdure, tagliatele e pezzi non troppo grandi.
intanto in una casseruola fate sciogliere a fuoco dolce il burro, unite i porri i finocchi il sale  e il pepe e lasciate cuocere per 5 minuti, girando di tanto in tanto le verdure per non fare attaccare alla pentola.

quando le verdure si saranno ammorbidite unite le pere tagliate precedentemente a pezzetti piccoli.

Aggiungere il brodo di anatra e lasciatelo cuocere fino a quando non arrivare bollore, aggiungere i cavolfiori, ancora un pizzico di sale e di pepe.

abbassate la fiamma e coprite la pentola con un coperchio lasciando una parte del pentola scoperto per far uscire il vapore, lasciate cuocere per 40 minuti, ogni tanto con un cucchiaio di legno mescolate, quando i cavolfiori saranno morbidi potete spegnere il fuoco.

la zuppa e'pronta!

rendete il tutto in purea con un mixer ad immersione se vi piace e aggiungete del succo di limone.


con questa ricetta partecipo alla sfida n.53 dell MTC









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