Tieddhra con riso, patate, cozze......e melanzane
e il cassetto dei ricordi...
dopo il chili statunitense torniamo in Italia nel nostro bellissimo paese precisamente nel Salento...
Terra della pizzica che imparerei volentieri....
quando ho letto la sfida mi e'tornata in mente la mia infanzia non che io sia cresciuta in Puglia o che ci sia nata...ma come in un film mi sono ritornate in mente scene ai tempi in cui vivevo a Formia nel palazzo in Via Emanuele Filiberto primo piano e i miei vicini di casa che abitavano al secondo piano ed erano proprio di "BERIII"....
D'estate quando non si andava al mare ,stavo ore e ore fuori al balcone di casa, nella mia tenda costruita con le tovaglie da cucina e mollette e ricordo la "signora ROOOSETTA" da me chiamata Zia Rosa.. che stendeva i panni e ogni volta che mi vedeva li' impegnata nei miei disegni o far bere il te (finto)al mio gatto con il cucchiaino...c'era lei che dal piano di sopra diceva cosi'....(non me lo potro'mai scordare)
"MOOOOO' Patri che faiiii??
ed io: sto dando da bere a Micio( micio era il nome del mio gatto)
e lei: MOOOOOO' pover bestia'....lascial perder vieni su!!
il calore e gli abbracci di questa donna non li ho mai dimenticati!!
...e poi la domenica il profumo che céra per le scale del palazzo era micidiale...
sono contenta di questa ricetta sono contenta che Christian l'abbia proposta per la nuova sfida del Mtc di maggio
grazie per aver aperto i miei cassetti dei ricordi...
ed ecco la ricetta:
semplicissima sia nella scelta degli ingredienti sia nella preparazione....
tutto va messo a crudo eccetto per le cozze che vanno lavate bene e cotte....
ingredienti:
teglia in coccio
200 gr di riso io ho usato l'integrale
4 patate
1 melanzana
1 cipolla rossa
1 kg di cozze
50 gr parmigiano grattugiato
10 pomodorini ciliegino
olio extra vergine d'oliva
si comincia con il lavare le cozze per bene, togliendo tutte le alghette che sono attaccate..
io non sapendo aprirle a mano ho preferito metterle in un tegame con un coperchio a fuoco dolce..dopo 5- 6 minuti le cozze si erano aperte e avevano rilasciato la loro acqua che va tenuta da parte in quanto indispensabile per la cottura del piatto
dopo si passa agli ingredienti crudi
la melanzana e le patate vanno tagliate a fette possibilmente molto sottili..
lavate i pomodorini e tagliateli a pezzettini
tagliate la cipolla rossa a rondelle
il riso va appena sciacquato con l'acqua..
e si comincia a formare il primo strato
sul fondo della teglia...ho steso prima le melanzane , poi le patate e le cipolle
secondo strato:
riso, pomodorini e le cozze private del guscio e lácqua delle cozze, che va versata per permettere al riso di cuocersi e infine il parmigino
ultimo strato:
melanzane, patate e un'altra spolverata di parmigiano
in forno a 160 gradi per un 1 e 30 minuti....
dopo un po' comincerete a sentire profumi inebrianti...
per gustarla bene sarebbe l'ideale mangiarla il giorno dopo...
arrivederci alla prossima!!
Che belli i ricordi di quando eravamo piccolini!
RispondiEliminaHai fatto una taieddhra buonissima, auguri per la sfida. Io aspetto ancora un po', magari mi viene qualche nuova idea. A presto
grazie Andrea, la rifaro' sicuramente e'uno dei piatti che insieme alla Fideua'sto amando alla follia..
RispondiEliminaAnche a me questa ricetta ha ricordato la nonna barese di mio cugino che gli diceva sempre "ENgieletto hei mengieto?" :D
RispondiEliminaahahhahahahh....!!
RispondiEliminaChe buona la Tiella con le melanzane!!!! Mi piaaaaaceeeee!!!! E che belli i ricordi dell'infanzia! Anch'io facevo le tende con qualunque cosa trovassi e mi ci rifugiavo sotto a giocare, per delle ore!
RispondiEliminaUn bacione Pat!
si io ci rimanevo ore ore..e non facevo entrare nessuno nemmeno mia sorella...tranne il mio Micio....che stava li insieme a me per ore facendosi fare di tutto....una volta mia mamma lo trovo'con il tavagliolo in testa legato come una bandana...poeraccio...
RispondiEliminaAnche io facevo la tenda da piccola :D, oggi la fanno le mie figlie.. che bei momenti!
RispondiEliminaPat, pensavo.. ma la prossima volta che ci vediamo potremmo preparare questa meraviglia quassù?
Mi piace troppo!
Un bacio tesoro
Mi piacciono molto i ricordi che hai condiviso con noi perchè hai ragione, il calore degli abbracci spontanei non si scorda mai... e la tua Tiella con le melanzane è davvero piacevole e ben preparata: grazie Patrizia!
RispondiEliminaDani
Alessandra urge una riunione condominiale....per questioni di cuore!..
RispondiEliminaDaniela....la tenda era il mio mondo, cérano i miei fogli, i miei colori, la fetta di ciambellone per la merenda e il pane con il pomodoro per il pranzo...
Bellissima la tua taieddhra, splendidi colori!
RispondiEliminaMi è piaciuto un sacco il tuo racconto, quasi mi sembrava di essere li ad osservarti, mentre davi il té al gatto con il cucchaino in balcone.. certi ricordi vanno tutelati e ricordati con amore, anche per mezzo di questi piatti spettacolari!
grazie Eleonora..
RispondiEliminaCiao Patrizia! La pizzica è fantastica e conquista sempre più gente. Veramente ottima la tua taieddhra con le melanzane, semplice così come deve essere la vera taieddhra, sarai stata ispirata dalla tua simpatica vicina barese :-) L'aspetto è molto invitante e deve essere sicuramente molto buona.
RispondiEliminaGrazie mille!
Cristian
il marito che e'americano ha gradito moooltissimo....grazie a te per averla proposta
RispondiEliminaMa lo sai che io alle melanzane non avrei proprio pensato? Deve essere venuta buonissima ed è anche molto bella da vedere.
RispondiEliminaAnch'io mettevo le mollette per tenere insieme le tende con cui facevo la mia casetta :)
Ottima versione...le melanzane non possono che essere ottime cotte nel forno con tutto quel ben di Dio.. la signora Rosetta approverebbe!!
RispondiEliminaSono una tua nuova follower!
grazieee....
RispondiEliminaavevo le melanzane a casa e ho pensato perche'no??
si sposano bene con le cozze...!
Quando i piatti rievocano certi ricordi, beh, sono sempre signori piatti, come il tuo! E quelle melanzane mi piacciono assEEEii!!
RispondiEliminaA me, che sono "noddica" e cresciuta in un paesino dove si era tutti parenti (e guai a non esserlo) è mancato quel calore tutto speciale del Meridione. Sto recuperando "da grande", ma ogni volta constato che si tratta di una peculiarità propria del Sud. Non è che al Nord non si sia affettuosi od ospitali, ci mancherebbe altro. E' solo che lo si è in modo diverso. E a Genova, ancora un po' diverso dal resto del mondo. Noi siamo garbatissimi, nelle scale, sul pianerottolo, in ascensore- ma poi ognuno a casa propria. E prima di invitare a prendere un caffè, facciamo passare dei mesi, forse degli anni. E non è sempre detto che l'altro accetti. Non significa nulla, dal punto di vista della sostanza- perchè quando ho avuto bisogno dei miei vicini di casa, li ho sempre trovati tutti e tutti al massimo della disponibilità. Ma sarebbe bello vivere in un condominio variegato, magari con 20 interni, una per ogni regione.
RispondiEliminaDella tua tiella, hanno già detto tutto gli altri- e questo è il rischio che si corre, quando si passa a commentare in ritardo. Di mio, ci aggiungo l'ammirazione sincera per la tua abilità e la tua precisione nel cucinare: il piatto è equilibrato, sotto ogni aspetto- gusto, consistenza, ma anche colori e presentazione. E questo è un quid in più, che lo rende davvero speciale! complimenti e grazie per aver partecipato!
Con quelle espressioni mi hai fatto ricordare gli amici pugliesi della mia adolescenza al mare, d'estate.
RispondiEliminaPiatto genuino come le persone di quella amabile terra.
Fabio